Palazzo San Giacomo è un antico palazzo del centro storico di Vicenza, appartenuto in origine ai conti di Arzignano e diventato, nel Seicento, convento e collegio di proprietà dei padri Somaschi.
Il Castello dei da Peraga, l'edificio più celebre di Vigonza, è oggi immerso in un grande parco pubblico e occupa il luogo dove un tempo sorgeva la fortezza della potente casata dei da Peraga.
Il palazzo prende il nome dal suo ultimo proprietario, l’abate Valentinelli, prefetto della Marciana di Venezia, professore di filosofia e bibliotecario, che, alla sua morte, lo volle lasciare al Comune perché ne facesse la sede municipale.
Villa Guidini di Zero Branco è una villa settecentesca con un parco storico (è conosciuta anche come “la villa dei pavoni”, vista la presenza da molti anni di numerosi esemplari). Ospita la biblioteca comunale, intitolata allo storico Gaetano Cozzi, e un Auditorium, intitolato allo scrittore Giovanni Comisso.
La manifestazione, le cui attestazioni risalgono al XIX secolo e fino agli anni Venti dello scorso secolo, rappresenta la celebrazione festosa dell’uomo nei confronti della primavera, del risveglio della natura.
Il monastero benedettino di San Nicolò del Lido venne fondato attorno alla metà dell’XI secolo per volontà dell’allora Doge Domenico Contarini, che vi troverà in seguito sepoltura, del Patriarca di grado Domenico Marengo e del vescovo di castello Domenico Contarini.
Cibiana di Sotto è la frazione più caratteristica della zona: attraverso un sentiero si raggiunge il cuore del borgo con diversi murales che si affacciano sulla piccola piazza.
Pianezze è la frazione alta di Cibiana di Cadore. Qui i murales sono inseriti in un contesto architettonico antico e tradizionale e raccontano l'attività che si svolgeva nell'edificio ospitante.
Dalle prime opere realizzate dagli artisti locali, il fenomeno di Cibiana divenne internazionale, tanto che artisti da tutto il mondo hanno messo a disposizione il proprio talento al fine di arricchire il borgo, arrivando da Giappone, Messico e Russia.
Nel 1386 la Repubblica affida alla comunità ebraica un terreno al Lido da utilizzare come cimitero. Il terreno, la cui proprietà era reclamata anche dal monastero di San Nicolò del Lido, venne effettivamente consegnato solo qualche anno più tardi.
Capoluogo del feudo medioevale della Valmareno, il borgo si raccoglie intorno agli antichi edifici civili, in particolare la Loggia seicentesca, già sede del Tribunale, e Palazzo Barbi, ora Municipio.