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La borella è considerata dai suoi praticanti il gioco contadino per eccellenza della Marca Trevigiana, sia per il materiale di cui si compone, legno di acero campestre "òpio" un tempo diffusissimo nelle siepi e come sostegno per le viti, sia per i termini utilizzati durante il gioco, che per i luoghi in cui era praticato: nei cortili delle case di campagna, tra i filari delle viti, nelle tradizionali osterie.
La borella si gioca con una grossa boccia di legno di òpio, il cui peso varia da 500 grammi a un chilogrammo, e tre birilli in legno alti circa 80 cm e chiamati sòni.
Pratiche sociali e ritualità
Sull’antichità della diffusione della “borella” esistono varie testimonianze che risalgono alla fine del 1500 nel trevigiano, nonché articoli e citazioni recenti che testimoniano la pratica del gioco anche nelle province di Venezia e Padova. Il gioco sopravvive ancora in qualche circolo anziani nel trevigiano.
Nel Veneto è presente una comunità ludica a Casale sul Sile (TV) e altre testimonianze nella zona di Belluno.
Gruppo Amici della Borella - Casale sul Sile - TV |
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Ultimo aggiornamento: 01-09-2023