Romeo e Giulietta. Una storia di banditi

L'ARCHIBUGIO “ROMEO E GIULIETTA. UNA STORIA DI BANDITI”
SABATO 17 FEBBRAIO 2024 alle ore 21:00 fuori abbonamento

L'Archibugio racconta il dramma di Romeo e Giulietta come una storia di banditi. La tormentata e celeberrima vicenda dei giovani amanti è il canovaccio perfetto per uno spettacolo-lezione tutta da ridere. Tra una gag e l'altra, l'opera di Shakespeare diviene il pretesto per raccontare antiche storie d'amore, di crimine e di giustizia riemerse dagli archivi della Serenissima Repubblica di Venezia.

CAMPAGNA ABBONAMENTI:
Presso la biglietteria del Teatro Comunale di Lonigo

CONFERMA DEL POSTO:
da lunedì 04 a sabato 16 settembre 2023 dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 13.00
martedi e giovedi anche dalle 16.30 alle 18.30

CAMBIO DEL POSTO:
lunedì 18 settembre 2023, dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30 martedi 19 settembre 2023, dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30
mercoledì 20 settembre 2023, dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30

NUOVI ABBONAMENTI:
Da venerdi 22 settembre a sabato 7 ottobre 2023 dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 13.00 martedi e giovedi anche dalle 16.30 alle 18.30

BIGLIETTI:
In vendita da lunedì 9 ottobre 2023

INFO:
Email: biglietteria@teatrodilonigo.it
tel. 0444 720241

www.teatrodilonigo.it
Social: @teatrocomunaledilonigo


Dettagli

Data / Ora

Il: 17/02/2024
Sabato: alle 21:00

Location

Teatro comunale di Lonigo

Indirizzo

Piazza G.Matteotti, 1

Comune

Lonigo

Provincia

VI

Telefono

+39 0444720241

Teatro correlato

Teatro Comunale di Lonigo
Teatri

Teatro Comunale di Lonigo

Il Teatro Comunale di Lonigo nacque dall' esigenza di sostituire al settecentesco teatro dei Concordi (proprietà di un' elite di cittadini della nobiltà e dell' alta borghesia) un Teatro più democratico, accessibile anche al ceto impiegatizio e, a volte, operaio e contadino, che si era venuto affermando nel corso del XIX secolo.Il Teatro veniva considerato luogo di pubblica utilità e perciò doveva essere proprietà del Comune e dal Comune gestito.Nonostante le difficoltà economiche l'Amministrazione Comunale ne deliberò la costruzione.Il progetto fu affidato all'architetto Giovanni Carraro e i lavori cominciarono nel luglio del 1891 e si conclusero nel 1892. Ma del progetto fu eseguita solo la parte essenziale (non fu completato l'esterno) e l'inaugurazione avvenne il 23 ottobre 1892,  con l'opera "Il Ballo in maschera" di G. Verdi.Sul palcoscenico del Teatro Comunale si alternarono spettacoli lirici e di prosa fino al 1977, con la partecipazione di importanti nomi del mondo della lirica e della prosa.Purtroppo il Teatro fu poi trasformato in sala cinematografica, cosa che portò ledificio ad un tale stato di degrado da renderne necessaria la chiusura per procedere alle opere di restauro.I lavori per il restauro durarono oltre dieci anni e finalmente il 22 ottobre 1993 il Teatro Comunale riaprì i suoi battenti con un grosso concerto lirico.Durante il restauro fu addossato alle strutture preesistenti un edificio di chiare linee moderne, opera dellarchitetto Arnaldo Regagioli, per supplire alla mancanza di camerini efficienti, di servizi, di locali di disimpegno per un teatro d'opera.Questo nuovo elemento, che presenta una sobria alternanza di pieni e di vuoti, venne a costituire la facciata del Teatro. Nei corridoi con ampie vetrate c'è uno spazio utilizzato per mostre darte.All'interno il Teatro è rimasto immutato. Il foyer presenta una decorazione in legno rosa, verde oliva e crema (opera dell'intagliatore leoniceno Giuseppe Regagioli) in vago stile liberty, con logge dei piani superiori che si aprono sull'ingresso.La decorazione pittorica della sala quella originale del veneziano Giuseppe Dolcetta, che nello spumeggiante tondo rosa-azzurro del soffitto rappresenta il Trionfo di Apollo e nel boccascena bellissimi putti e prorompenti mazzi di fiori.La decorazione dei palchi con trofei d'armi e festoni in colore avorio, verde oliva e oro sempre del Regagioli, come il bellissimo fregio sul boccascena, che presenta due grifoni che sorreggono un orologio.Le poltroncine sono in velluto rosso, colore ripreso dal sipario con stemma della città di Lonigo e bordi dorati.Assai elegante l'illuminazione del foyer e della sala, opera di maestri vetrai di Murano.E da ricordare che il Comunale di Lonigo è l'unico Teatro storico dell' Ottocento della Provincia di Vicenza. (...)