Chiesa Arcipretale della Natività della Beata Vergine Maria - Fiesso Umbertiano RO

Altare della Madonna del Rosario sec. XVII fine ambito emiliano marmi vari cm 600 x 264 x 340
© Diocesi di Adria - Rovigo

Altare dorato secc. XVI-XVIII ambito emiliano legno dorato marmi vari cm 600 x 325 x 335
© Diocesi di Adria - Rovigo

Dipinto con la Nascita di Maria Vergine sec. XVII ambito veneto olio su tela cm 180 x 350 formato rettangolare
© Diocesi di Adria - Rovigo

Crocifisso 1968-69 Gino Colognesi (1899-1972) bronzo a fusione cm 420 x 215 x 60
© Diocesi di Adria - Rovigo

Dipinto con la Nascita di Maria Vergine sec. XVII ambito veneto olio su tela cm 180 x 350 formato rettangolare
© Diocesi di Adria - Rovigo

Dipinto con San Carlo Borromeo che soccorre gli appestati (soffitto, particolare) sec. XVII modi di Carlo Bononi detto il Bonone (1569-1632) olio su tavola cm 128 x 105 formato rettangolare
© Diocesi di Adria - Rovigo

Dipinto con l'Assunzione della Madonna sec. XVII ambito veneto olio su tela cm 180 x 350 formato rettangolare
© Diocesi di Adria - Rovigo

Dipinto con Adorazione dei pastori (soffitto, particolare) sec. XVII modi di Carlo Bononi detto il Bonone (1569-1632) olio su tavola cm 128 x 105 formato rettangolare
© Diocesi di Adria - Rovigo
Le due visite pastorali, che si succedettero a breve distanza l'una dall'altra, la prima del Beato Giovanni Tavelli da Tossignano (1434) e la seconda di mons. Francesco Dal Legname (1449), rendono ufficiali le notizie sull'antica chiesa di Santa Maria di Fiesso e sull'allora costruendo campanile.
Zona di confine, spesso contesa da una parte dalla Repubblica di Venezia e dall'altra dal Ducato di Ferrara, tant'è vero che le terre di Fiesso erano soggette al dominio della prima mentre quelle di San Donato e quasi tutte quelle di Ospitaletto si trovavano sotto la reggenza della seconda.
Tuttavia dal punto di vista ecclesiastico il territorio appartenne all'arcidiocesi di Ferrara per secoli e fino al 1818-19.
Tra il 1609-40 l'allora parroco don Bernardino Micario pensa di ricostruire nello stesso luogo, ma orientata in modo diverso, una nuova chiesa con relativo campanile, a destra del presbiterio. Malgrado i successivi interventi, dell'edificio si può ancora osservare lo splendido soffitto a cassettoni che incorniciano 96 dipinti con Episodi della vita della Madonna e di S. Carlo Borromeo, patroni della parrocchia, opera attribuita a Carlo Bononi (1569 - 1632). Se originariamente la chiesa era ad una navata, con la nuova ristrutturazione, avvenuta alla fine del '600, furono innalzate due navate laterali, il presbiterio e il coro, fu rifatta la facciata che ha subito interventi anche in anni recenti. Essa si sviluppa orizzontalmente con paraste tra porte e finestre. Nelle due nicchie estreme della facciata sono collocate le statue della Madonna con Bambino e di un Santo martire. All'interno le tre navate sono suddivise in cinque campate per lato e poggiano su sei colonne ed altrettante semicolonne addossate alle pareti. Interessanti risultano i quattro altari, disposti a coppie sulle due navate minori, richiamantisi per similarità. Nella cappella a sinistra del presbiterio si trova la pregevole ancona in legno dorato del XVI secolo, recuperata dalla distrutta chiesa di San Silvestro a Tessarolo, opera di ambito ferrarese. Alle pareti del presbiterio e della navata centrale sono disposti grandi teleri (sec.XVII), che raffigurano soggetti sacri tratti dal Nuovo ed Antico Testamento. Di produzione veneta si segnala il bel pulpito in legno intagliato che fu realizzato tra il 1888-91, mentre sull'altare maggiore degno di nota è il moderno Crocifisso in bronzo (1968-69) dello scultore di Fiesso Gino Colognesi.