Galleria Comunale d'Arte Contemporanea "Ai Molini" Museo Civico di Portogruaro

Luigi Russolo, Linee-forza della folgore, 1913, olio, cm 96x79

Portogruaro
Direzione e segreteria presso la Biblioteca Civica 'N. Bettoni"
Via Seminario, 5
0421 277282
www.comune.portogruaro.ve.it
portogruaro.biblioteca@adria.it

Sede
30026 Portogruaro
Via Molini

   
La Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Portogruaro ha origini nell'immediato dopoguerra grazie all'interesse di alcuni cittadini, tra i quali Sinclair Ravazzolo, il cui intervento ha inteso mettere in evidenza come, in quegli anni difficili, la pittura e l'arte tutta avessero trovato nuove ispirazioni e nuove motivazioni per rinnovarsi. Nel vicino Friuli, grazie alla forte personalità poetica di Pasolini e di Bartolini, ha trovato origine e concretezza, non solo letteraria, il "realismo friulano". In pittura, De Rocco, Zigaina ed altri hanno approfondito i temi realistici e popolari.
Anche a Portogruaro sono quindi giunti gli echi di questo movimento. Gli artisti, che man mano venivano ospitati nel suggestivo spazio ricavato in due molini duecenteschi, hanno via via trovato consenso anche a livello nazionale. Ciò, nel tempo, ha permesso che la Galleria trovasse una sua dimensione ed una sua notorietà, tanto che nel 1956 nacque ufficialmente come Galleria Comunale d'Arte Contemporanea. Ma l'impegno non si è limitato solamente alla semplice esposizione di personali o collettive di artisti, tra i quali De Pisis, Carena, Guttuso, Saetti, Guidi, Afro, Vedova, Springolo ecc.: per avvicinare i giovani al mondo dell'arte, vennero istituite prima l'ex tempore di pittura, poi la Biennale d'arte Grafica del Triveneto che durò quasi un decennio e vide la partecipazione di tutti i piů importanti artisti italiani e della vicina ex Jugoslavia. La giuria, allora, era formata dai nomi piů importanti della critica veneziana come Perocco, Comisso, Benetton, Manzano, Delogu, Pascutto ecc. Dopo un momento di oblio durato piů di dieci anni, che coincise con il decadimento strutturale della sede espositiva, la galleria rinacque nel 1993 e riprese con vigore l'organizzazione di mostre puntando l'attenzione sia sulla storia veneto-friulana, che sulla storia della galleria e sui giovani artisti. Ma l'intento programmatico di questo affascinante e avvincente spazio, pur nella limitatezza del numero delle manifestazioni, è quello di essere un luogo all'interno del quale l'arte possa riconoscersi e creare le condizioni affinché vengano registrati gli stimoli e le sensazioni del cambiamento, nonché le diverse direzioni della ricerca artistica, per dare un apprezzabile contributo al dibattito sull'arte contemporanea. Nell'aprile-maggio del 2005, in occasione del 120° anniversario della nascita di Luigi Russolo, originario di Portogruaro e uno tra i maggiori protagonisti del Movimento Futurista, La Galleria 'Ai Molini" gli ha dedicato una rassegna retrospettiva, facendo altresì restaurare, presso il Dipartimento di Restauro dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, le opere del maestro in possesso del Comune. Durante tale operazione, realizzata sotto la direzione del professore Vanni Tiozzo, sul verso del quadro Tre Pini, (olio su tela, cm. 79x96, 1944) sono venute alla luce tracce di un'altra opera, che dopo la minuziosa pulitura, si è rivelata come il dipinto Linee-forza della folgore del 1912: uno dei capolavori del periodo futurista – già dato per distrutto nel 1943 – che è così andato ad arricchire le Collezioni Comunali.
Per gli anni 2005 e 2006, la Direzione della Galleria 'Ai Molini" è stata affidata a Dino Marangon.

 

Bibliografia:
Nessuna bibliografia specifica di riferimento.

Ultimo aggiornamento: 25-10-2023