Il Fondo musicale manoscritto della chiesa di Santa Maria della Consolazione, detta della Fava, testimonia l'intensa attività di rappresentazione di oratori e musica sacra propria della Congregazione dell’Oratorio, fondata da San Filippo Neri e approvata da Gregorio XIII nel 1575. A partire dal 1667, con l'inizio della rappresentazione pubblica degli oratori sacri, questa attività si intensificò divenendo per i Filippini un efficace strumento di istruzione spirituale e formazione cristiana.
Il Fondo comprende 764 partiture originali manoscritte provenienti dalla Congregazione dell'Oratorio, contenenti oratori e rappresentazioni sacre che venivano eseguite nella cappella e nell'oratorio della chiesa: sino a tutto il Settecento la Congregazione fu uno dei più importanti veicoli di diffusione della musica sacra a Venezia.
Di altra origine, ma ora inclusi nel Fondo musicale della Fava, sono anche quattro codici liturgici medievali con notazione musicale: uno miscellaneo (cod. 71) che contiene due drammi liturgici del XIV secolo attestati unicamente in questo codice e tre importanti corali membranacei con miniature attribuite alla bottega di Neri da Rimini (codd. 72, 73, 74), di cui alcuni fogli sono stati asportati.
Dal 1912, la Biblioteca dei Filippini è stata affidata alla cura della Congregazione dei Redentoristi.
Considerata la sua importanza per la storia musicale e culturale veneta del Settecento, la Regione ha sostenuto finanziariamente la digitalizzazione integrale e la pubblicazione online dell’intero fondo musicale manoscritto di Santa Maria della Fava, nell'ambito delle politiche di tutela e valorizzazione dei beni librari del territorio.
Il Fondo musicale di Santa Maria della Fava è integralmente consultabile online anche attraverso il portale Europeana.