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La più antica fondazione culturale del Nordest, nata nel 1869 per volere testamentario dell'ultimo discendente dell'antica famiglia patrizia veneziana dei Querini Stampalia, è tradizionalmente attenta all'arte contemporanea: lo testimoniano tanto gli acquisti di fine Ottocento e inizio Novecento, in particolare i premi-acquisto della prima Esposizione Biennale d'Arte, quanto le più recenti acquisizioni legate al fondo intitolato nel 1992 a Giuseppe Mazzariol, che della Fondazione Querini Stampalia fu per molti anni direttore. Un programma specifico ha sviluppato di recente una continua e variegata proposta culturale su tematiche contemporanee attraverso seminari, attività espositive, di formazione e didattiche. Si è delineato così il disegno di un istituto che ha saputo modificarsi nel tempo senza perdere di vista l'obiettivo principale del proprio statuto, cioè quello di essere casa sempre aperta e accogliente, luogo di aggiornamento, di studio, di dibattito politico, scientifico e culturale aderente alla realtà del proprio tempo. Una biblioteca dotata di trecentomila volumi e centinaia di periodici correnti, con migliaia di nuove acquisizioni all'anno e un museo ricco di quattrocento antichi dipinti, per lo più di scuola veneta, di sculture, arredi, suppellettili, monete e porcellane, garantiscono la base dell'attività di continua produzione culturale, anche con il supporto di articolati servizi informatici. Carlo Scarpa, Valeriano Pastor e Mario Botta fissano il volto delle aree espositive e dei servizi accessori che consentono una molteplicità di offerte sin dal 1969. Il lavoro sul contemporaneo si articola su quattro diversi livelli: un primo livello si è concentrato sulla scena internazionale con mostre come Artisti per Sarajevo, Mario Botta, Luigi Ghirri e Aldo Rossi, Michelangelo Pistoletto, Boris Mikhailov, Lothar Baumgarten, Ilya & Emilia Kabakov e Kiki Smith e con l'ospitalità concessa a padiglioni ufficiali dei Paesi partecipanti alla Biennale. Un secondo livello, ormai ampiamente accreditato, è il 'Premio FURLA per l'arte" per artisti italiani emergenti, concepito per documentare, valorizzare e sostenere i giovani artisti che vivono e lavorano sul nostro territorio, con l'obiettivo specifico di fornire una panoramica esaustiva del fare contemporaneo in Italia. Un terzo livello, nato da una collaborazione con il Consorzio Venezia Nuova, è costituito dal progetto SMF 5252 che promuove attualmente cicli di incontri e dibattiti al fine di dialogare e discutere sui temi più interessanti della contemporaneità senza dimenticare il nostro territorio. Un quarto livello è un nuovo progetto incentrato sul rapporto tra passato e presente Conservare il futuro, nell'ambito del quale la Fondazione ha scelto di coinvolgere gli artisti più significativi della scena nazionale e internazionale invitandoli a pensare dei lavori inediti che nascano soprattutto dalla relazione con lo spazio espositivo della Fondazione, dalle sale della Casa-Museo dove si trova da sempre esposta la collezione della famiglia, agli spazi più contemporanei dell'area Scarpa. Tra il 2004 e il 2005 sono stati coinvolti nel progetto Giulio Paolini, Remo Salvadori, Elisabetta Di Maggio. Bibliografia: |
Ultimo aggiornamento: 23-01-2024