Che ne sarà del teatro dopo di me?
Elena Bucci e Marco Sgrosso in una Prima regionale.
Spettacolo ispirato alle opere di Sergio Tofano, di Vito Pandolfi, di Martina Lombardo e Marilea Somarè, e a biografie e epistolari di gente di teatro.
Un giovane attore pesta i piedi e con rabbia chiede: perché non posso vedere gli spettacoli del passato? A questa domanda noi ne aggiungiamo altre: perché non possiamo essere presenti alle prove di Eleonora Duse? Quali erano fascino e miserie degli attori ottocenteschi, i gesti e la voce degli attori dell’antica Grecia? Potremmo vedere solo per un attimo una sala al lume di candela?
In queste domande, appassionate, illogiche, è racchiuso il senso di questo lavoro.
Ci facciamo trasportare nel teatro di ieri, cuore pulsante della società, così vicino eppure già lontanissimo. Gli artisti del passato, una comunità girovaga e vitale, cialtrona e appassionata, ci conducono tra camerini, palcoscenici, alberghi e trattorie, ci fanno incontrare primi attori, mattatori, primedonne, servette, suggeritori, fino ad arrivare alle luci del varietà e ai set del cinema e della televisione.
Entriamo in un mondo dove il legame tra il pubblico e la gente di teatro è forte, dove sono illuminate le sue più antiche radici.
Ideazione, scene, costumi, intepretazione e regia Elena Bucci e Marco Sgrosso.
Drammaturgia sonora e cura del suono Raffaele Bassetti.
Disegno luci Max Mugnai
Assistente all’allestimento Nicoletta Fabbri
Produzione Centro Teatrale Bresciano, Emilia Romagna Teatro ERT Teatro Nazionale, TPE Teatro Piemonte Europa
Con il sostegno di Regione Emilia Romagna e Fondazione Campania dei Festival/Campania Teatro Festival
Dettagli
Data / Ora
Domenica: alle 18:00