Play - Tutti a teatro: Ferdinando il toro, i fiori e il calabrone

C'era una volta in Spagna un piccolo toro che si chiamava Ferdinando. Tutti gli altri piccoli tori, suoi compagni di allevamento, correvano, saltavano e si prendevano a testate; ma Ferdinando no. Lui aveva il suo posticino prediletto sotto un albero di sughero, dove si accucciava tranquillamente all'ombra ad annusare i fiori. La sua mamma capiva che lui non si sentiva solo e lo lasciò stare perché era contento. Così inizia la storia di Ferdinando il Toro che non amava combattere e dimostrare la sua forza, e non per una decisione o per un particolare motivo, ma perché semplicemente era fatto così. Perché amava il profumo dei fiori e la loro bellezza.

di Danilo Conti e Antonella Piroli

con Danilo Conti

scene di Massimiliano Fabbri – Scuola Arti e Mestieri Cotignola

musiche di Mario Strinati 


BIGLIETTO unico € 5 Promozione 1 adulto + 3 bambini € 15

PREVENDITA BIGLIETTI dal 4 novembre online su vivaticket.com e nel punto vendita autorizzato Hellovenezia Agenzia Sottomarina - Piazzale Europa 2/c

VENDITA BIGLIETTI il giomo dello spettacolo presso la biglietteria dell'Auditorium in calle San Nicolò a partire da un'ora prima dello spettacolo.



Dettagli

Data / Ora

Il: 17/03/2024
Domenica: alle 17:00

Location

Chioggia, Auditorium San Nicolò

Indirizzo

Calle San Nicolò

Comune

Chioggia

Provincia

VE

Documenti

Locandina

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Auditorium San Nicolo'

Situato nell'omonima calle del centro storico di Chioggia, che confluisce nella piazza in corrispondenza del lato nord del Palazzo municipale, è ricavato dalla ristrutturazione dell'antica chiesa del complesso conventuale dellordine degli Agostiniani, che comprende anche l'adiacente convento utilizzato come scuola materna. Si tratta dell'edificio religioso più antico tra quelli tuttora esistenti in città, che risale al 1211. Dedicato al santo protettore dei calafati, costruttori di barche. I padri Eremitani di Sant'Agostino officiarono in questa chiesa fino al 1772, anno in cui venne soppresso l'attiguo convento che passò in proprietà alla nobile famiglia dei Fattorini. Il convento poi passò al pio conservatorio delle Zitelle. L'impianto dell'edificio dal tetto a capriate lignee, sostenute da piedritti in legno alla stessa maniera degli edifici medioevali presenta impronte gotiche, tra cui gli archetti pensili ad ogiva sotto la spiovenza del tetto e nella linea del portale d'ingresso ed anche alcune tracce di affreschi di scuola giottesca. Un tempo conservava anche preziose tele di artisti veneti del periodo manierista, poi sistemate in altre chiese cittadine. Ridotto per molti anni a magazzino comunale, negli anni '80 è stato oggetto di un laborioso progetto di restauro conservativo finalizzato a creare un auditorium cittadino. L'edificio ha un'ottima acustica e si presta ottimamente a concerti di musica classica e corale, ma anche a conferenze e non complesse rappresentazioni teatrali. E' collaudato per 300 posti a sedere. E' ambiente climatizzato. (...)