
Verso la metà del Cinquecento i ricchi e colti committenti, i fratelli Thiene, si rivolsero all’allora emergente Andrea Palladio, che elaborò un progetto di cui poi venne realizzato solo il corpo dominicale, quello tuttora visibile, sia pur modificato da interventi settecenteschi.
Attualmente la villa funge da sede del Comune di Quinto Vicentino, che ne è il proprietario; il grande salone, ora impiegato come sala consiliare, è impreziosito dal magniloquente affresco del pittore Giovanni de Mio che ne decora il soffitto.