
Tra le più maestose realizzazioni del celebre architetto, appartenente alla tipologia della cosiddetta ‘villa-tempio’, presenta sulla facciata anteriore un monumentale pronao colonnato e frontonato, che rielabora il modello antico del Pantheon romano, mentre il disegno del prospetto posteriore finestrato, con un sistema centrale di ampie aperture, si ispira all’esempio delle Terme di Diocleziano.
Nel salone interno le scene mitologiche ad affresco, purtroppo molto danneggiate dal tempo, sono opera di Giovan Battista Zelotti.
Sia pur priva di fondamento, la leggenda che legava la villa alricordo di una sventurata dama del casato dei Foscari ha contribuito ad accrescere il fascino del luogo nell’immaginario popolare, ma in realtà il toponimo Malcontenta, preesistente all’edificio palladiano, trae origine con ogni verosimiglianza dall’acquadel Brenta, “male contempta”o non regimentata, giacché in quel sito erano frequenti le esondazioni del fiume nei periodi di piena.