
Il tempio, che deve il soprannome alla sua caratteristica forma ottagonale, fu costruito alla fine del Cinquecento da Francesco Zamberlan, collaboratore di Andrea Palladio, per dare degna collocazione a un’immagine della Madonna con il Bambino. Fonti dell’epoca raccontano della grande devozione che il popolo aveva per questa “Madonna del Soccorso”, a cui si dovrebbero centinaia di guarigioni miracolose, e proprio tale moto di fede spinse le autorità religiose cittadine a promuovere la costruzione della chiesa.