
Un angelo dorato, con una tromba in una mano e un giglio nell’altra, da secoli si staglia nel cielo di Padova, spettatore e custode dei destini della città. Si tratta del segnavento collocato sulla cupola più alta della Basilica di Sant’Antonio, una chiesa dal profilo inconfondibile in cui si mescolano stile gotico, romanico, arabo e bizantino, che i padovani e milioni di fedeli sparsi in tutto il mondo chiamano semplicemente “il Santo”.