La struttura si presenta al piano terra con archi quattrocenteschi a tutto sesto, mentre il piano nobile richiama i palazzi veneziani del ‘500 caratterizzati da una forometria regolare con trifora centrale e finestre laterali.
Come nella maggior parte dei palazzi che si sviluppano nella due piazze di Noale, anche le facciate di questo erano sicuramente affrescate tanto che tracce di affresco sono rimaste con maggiore evidenza nel sottoportico con decorazioni a mascherone sull'arco e putti, di mano cinquecentesca.
Il palazzo risulta essere di proprietà della famiglia Mocenigo sia nella mappa di Gio Battista Givin del 1776 che nel catasto napoleonico del 1807. Negli atti amministrativi del Comune, nel 1533, Nicolò Mocenigo era il podestà di Noale. L'attuale nome del palazzo è Soranzo-Scotto e, dal 1977, è sede, al primo piano, della biblioteca comunale al cui interno è conservata parte della Collezione dell’artista noalese Egisto Lancerotto, ivi compresi i suoi disegni di studio.