Maurizio Pellegrin Me stesso e io

Un artista che attraverso ensemble di oggetti dismessi porta in scena “ciò che è stato”; un passato non
inteso come un reliquiario ma memoria carica di nuova energia, ritratti legati alla ricerca e alla
costruzione dell'identità individuale a partire da una collettività generatrice.
È questo Maurizio Pellegrin, artista veneziano residente a New York, che con la personale MAURIZIO
PELLEGRIN. Me stesso e io nelle sale Dom Pérignon di Ca’ Pesaro propone un dialogo ideale con la
grande mostra Il ritratto veneziano dell’Ottocento, adiacente al secondo piano del museo; il ritratto
contemporaneo si confronta così con il ritratto classico, ottocentesco, partendo dalla prima sala
con una serie di autoritratti dell’artista alternati a rappresentazioni della città d’origine, memorie di
disegni e appunti del passato, 104 Eyes and 1 Black Dot, 2011 e Drawings 1984 - 2002, proseguendo
nella seconda sala con due opere monumentali: The Others, ritratti del Settecento e Ottocento,
progetto site-specific realizzato appositamente per interpretare la mostra inaugurata a Ca’ Pesaro lo
scorso 21 ottobre; e Memories (The Corsets), reperti di umanità in cui il ritratto emerge come assenza
e la biancheria intima appesa di donne del passato è messa a confronto con i preziosi indumenti
raffigurati nella mostra dell’Ottocento.
Pellegrin si pone come connettore tra una visione contemporanea del ritratto, dunque documentazione
di un hic et nunc realmente accaduto, legato alla realtà, e un’interpretazione ottocentesca per la quale,
il ritratto, è da intendersi come celebrazione e consacrazione all’eternità; il processo che conduce alla
costruzione della propria identità non raccoglie dunque volti dei suoi contemporanei ma individui
appartenenti al XVIII e XIX secolo.
Venezia fa da cornice e lega ancora una volta le due mostre, città di partenza di Maurizio Pellegrin e
destinazione di Nino Barbantini, primo direttore di Ca’ Pesaro e curatore dell'esposizione storica di
riferimento per Il ritratto veneziano dell’Ottocento del 1923, che arrivato da Ferrara, scelse la città
lagunare come sua dimora.
La mostra, curata da Elisabetta Barisoni Responsabile di Ca’ Pesaro, nasce da una collaborazione di
Fondazione Musei Civici di Venezia con Marignana Arte e Galleria Michela Rizzo, con il sostegno di
Banca PreAlpi.

Dettagli

Data / Ora

Location

Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna

Indirizzo

Santa Croce 2076

Comune

Venezia

Provincia

VE

Biblioteca correlata

BIBLIOTECA CA' PESARO GALLERIA INTERNAZIONALE ARTE MODERNA