Riccioli di Carta

Ispirati dai colori delle opere esposte nelle sale della Galleria Civica "Vittorio Emanuele II" e utilizzando materiali semplici come la carta, i partecipanti si cimenteranno nella creazione di una maschera di carnevale con la tecnica del quilling. Al termine una golosa merenda per tutti.

EVENTO GRATUITO

Ingresso alla Galleria Civica: intero 5 euro; ridotto 3 euro.



Dettagli

Data / Ora

Location

Galleria Civica Vittorio Emanuele II

Indirizzo

viale della Vittoria, 321

Comune

Vittorio Veneto

Provincia

TV

Telefono

+393884741241

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GALLERIA CIVICA D'ARTE MEDIEVALE, MODERNA E CONTEMPORANEA "VITTORIO EMANUELE II"
Musei

GALLERIA CIVICA D'ARTE MEDIEVALE, MODERNA E CONTEMPORANEA "VITTORIO EMANUELE II"

La Galleria civica d'arte medievale, moderna e contemporanea ”Vittorio Emanuele II“, collocata nell’elegante Villa Croze (realizzata all’inizio del Novecento su disegno dell’Architetto Carlo Costantini), ospita la Collezione Maria Fioretti Paludetti, raccolta e poi donata alla sua città natale da Giovanni Paludetti (1912-2002). Il nucleo originario, formato da opere di autori veneti del primo Novecento, si era nel tempo allargato fino a comprendere anche esempi dei secoli precedenti, così da coprire complessivamente un arco temporale che va dal XIV al XX secolo. Tra i numerosi artisti presenti, ricordiamo: Pietro Pajetta e Luigi Serena, Alessandro Pomi e Pino Casarini, Pio Semeghini, Carlo Dalla Zorza, Marco Novati, Neno Mori, Eugenio Da Venezia, Ferruccio Scattola, Gabriella Oreffice, Luigi Cobianco, Gigi Candiani, Mario Disertori, Fioravante Seibezzi, Juti Ravenna, Natalino Scarpa Bentivoglio detto Cagnaccio di San Pietro, Virgilio Guidi, Filippo De Pisis, Bruno Saetti, Giuseppe Cesetti, Felice Carena, Renzo Tubaro, Armando Pizzinato; i trevigiani Nino Springolo, Nando Coletti e Franco Batacchi, l'opitergina Gina Roma, i vittoriesi Armando Tonello, Aldo Rosolen, Delfino Varnier detto "Peo" e Luigi Cillo. Tra tutti questi, l’autore di cui si conta il maggior numero di opere è Guido Cadorin, particolarmente caro al Prof. Paludetti, del quale la collezione inevitabilmente rispecchia il gusto, la cultura e l’esperienza personale. (...)