Juti Ravenna
Dal 13 ottobre 2023 al 1 aprile 2024 il Museo Civico Luigi Bailo di Treviso dedica una retrospettiva a Juti Ravenna, ad oltre cinquant’anni dalla sua scomparsa.
L’esposizione è curata da Eugenio Manzato ed Eleonora Drago ed attravera le varie fasi dell’attività e della vita dell’artista, assieme alle sue opere pittoriche, disegni, bozzetti e acquerelli, documenti e foto d’epoca e oggetti a lui appartenenti.
L’esposizione ripercorre i momenti e i luoghi della vita e della carriera di Juti Ravenna: si parte dal luogo di nascita in cui l’artista ha ricevuto la prima formazione, iniziata con la frequentazione della Scuola di Arti e Mestieri di Motta di Livenza, dove comincia a realizzare i primi esperimenti nella pittura ritraendo i familiari e la casa di nascita. Oltre alle prime attività pittoriche e nel disegno, si passa alle sue residenze veneziane: lo studio a Ca’ Pesaro tra il 1923 e il 1928, quello a Palazzo Carminati dal 1928 al 1947; sono di quest’epoca opere importanti come Il discepolo e l’Autoritratto con la stufa, nonché nature morte e vedute di Venezia e di Burano, composizioni strutturate e dal solido disegno con le quali Ravenna si avvicina al novecentismo. Mentre il collegamento con Treviso inizia prima del 1947, quando vi si trasferisce, e lo dimostrano alcuni acquarelli del 1942 giunti al Museo col lascito Luccini.
L’ultima parte della mostra è composta da personaggi e vedute trevigiane, la boutique, qualche personaggio ligure e la ricostruzione dello studio dell’artista, luogo che ha sempre marchiato le sue fasi biografiche e i suoi strumenti di lavoro.