L’Asse del Tempo: Tessuti per l’Abbigliamento in Seta di Suzhou

Questa mostra nasce originariamente come ulteriore contributo al rapporto di amicizia tra le città di Suzhou e di Venezia, legate da un gemellaggio ufficiale che, grazie a continue iniziative e progetti di collaborazione, dura ininterrottamente dal 1980. Molti sono gli elementi che accomunano queste due città: entrambe si sono sviluppate sull’acqua e non a caso Suzhou viene chiamata, per la bellezza dei suoi canali interni, la Venezia della Cina. Entrambe sono inserite a vario titolo tra i Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco. Ma soprattutto entrambe hanno un forte legame con la figura di Marco Polo, che durante il suo lungo viaggio in Oriente soggiornò e apprezzò Suzhou anche nella sua veste di incaricato del Kublai Khan. Quale migliore occasione, quindi, se non quella delle celebrazioni ufficiali per i settecento anni della morte di Marco Polo, per ospitare una serie di progetti comuni, basati sulla valorizzazione delle reciproche eccellenze artigianali, artistiche, paesaggistiche e culturali. Il primo dei quali, ad aprire l’Anno Poliano 2024, è questa mostra che intende proporre, attraverso l’esposizione di creazioni originali, tessuti e repliche di antichi abiti, la millenaria tecnica che rese celebre la seta della regione dello Jiangnan grazie a prodotti che, sviluppatisi nel tempo, ancor oggi sono considerati esempi di patrimonio intangibile quali il Lampasso, il Kesi (Tappezzerie in Seta Cinese), o il tipico ricamo di Suzhou conosciuto come Pattern Velvet. Tale esposizione, ospitata nel magnifico portego al primo piano del Museo di Palazzo Mocenigo, intende invitare i visitatori a una sorta di viaggio nel tempo, seguendo abito dopo abito, tessuto dopo tessuto la storia e l’evoluzione della moda, tra Occidente ed Estremo Oriente, dalla metà del X secolo fin quasi ai giorni nostri. Un’occasione davvero speciale anche per comparare da un punto di vista estetico, cromatico e manifatturiero lo stile dell’abbigliamento durante la Repubblica Serenissima con quello delle principali dinastie regnanti nell’antico impero cinese. Un modo coinvolgente e comprensibile di chiudere quel cerchio fatto di dialogo, rispetto e solidarietà aperto sette secoli fa da Marco Polo, partito mercante e rivelatosi infine illuminato antesignano di quella che oggi chiameremmo Diplomazia Culturale.  

Enti promotori:

Comune di Venezia

Fondazione Musei Civici di Venezia

Museo della Seta di Suzhou

Ufficio Affari Esteri del Governo Popolare Municipale di Suzhou

Ufficio Municipale di Suzhou per la Cultura, la Radio, la Televisione e il Turismo Radio e Televisione Media Group di Suzhou Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia

Fondazione Venezia 2000 C.E.R.S. Italia ETS

Associazione “Le Nuove Vie di Marco Polo” Wavents srl  

 La mostra è visitabile dall’11 gennaio al 29 febbraio 2024, con l’orario e il biglietto del Museo

https://mocenigo.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/lasse-del-tempo-tessuti-per-labbigliamento-in-seta-di-suzhou/2024/01/20369/mostra-l-asse-del-tempo/


Dettagli

Data / Ora

Location

Museo di Palazzo Mocenigo

Indirizzo

Santa Croce 1992

Comune

Venezia

Provincia

VE

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PALAZZO MOCENIGO - MUSEO DI STORIA DEL TESSUTO E DEL COSTUME
Musei

PALAZZO MOCENIGO - MUSEO DI STORIA DEL TESSUTO E DEL COSTUME

Nel 1945 il Palazzo Mocenigo di San Stae, con l’archivio e parte degli arredi, fu donato per disposizione testamentaria al Comune di Venezia da Alvise Nicolò, ultimo discendente della nobile famiglia veneziana, affinché venisse utilizzato “per Galleria d’Arte, a completamento del Museo Correr“. Sul finire degli anni Settanta, alla morte della moglie Costanza Faà di Bruno, pervenirono ai Musei Civici di Venezia le stanze del primo piano nobile con le decorazioni ad affresco e gli arredi, per lo più settecenteschi. Nel 1985, dopo consistenti interventi di restauro, l’appartamento Mocenigo venne aperto al pubblico come museo, senza peraltro perdere il fascino e l’atmosfera della casa vissuta. Nello stesso anno venne istituito a palazzo Mocenigo il Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, ospitando le ampie collezioni tessili e di abiti antichi dei Musei Civici – provenienti soprattutto dalle raccolte Correr, Guggenheim, Cini, Grassi – e una biblioteca specializzata, sempre aperta, in cui spicca l’importante raccolta di oltre 13.000 figurini dal ‘700 al ‘900. Il percorso – completamente rinnovato e ampliato nel 2013 – si snoda in venti sale al primo piano nobile, raddoppiando le aree espositive aperte nel 1985. Con un allestimento concepito da Pier Luigi Pizzi, architetto, regista e scenografo di fama internazionale, gli arredi e i dipinti del palazzo sono stati integrati con un gran numero di opere, provenienti da diversi settori e depositi dei Musei Civici di Venezia, con un lavoro di recupero e valorizzazione di tele e pastelli, suppellettili e vetri, mai esposti prima. L’ambiente nel suo insieme evoca diversi aspetti della vita e delle attività del patriziato veneziano tra XVII e XVIII secolo, ed è popolato da manichini che indossano preziosi abiti e accessori antichi appartenenti al Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, annesso al Museo. Realizzati in tessuti operati, impreziositi da ricami e merletti, essi documentano la perizia degli artigiani del tempo e l’eleganza raffinata e lussuosa per la quale i veneziani erano famosi. Consentono inoltre di apprezzare la specificità del museo riguardo alla storia della moda e delle sue continue declinazioni evolutive, sia dal punto di vista del tessile che dell’abbigliamento. Proprio questa specificità ha ispirato la realizzazione di una nuova sezione dedicata a un particolare aspetto della storia del costume veneziano, quello del profumo, finora poco studiato, mettendo in luce il ruolo fondamentale della città nelle origini di questa tradizione estetica, cosmetica e imprenditoriale. Nelle cinque sale dedicate al profumo, strumenti multimediali ed esperienze sensoriali si alternano in un inedito percorso di informazione, emozione, approfondimento. (...)