Rompato Romana 01/01/1900 - 31/12/1950

Comprende componimenti e versi, sia editi che inediti, unitamente ad articoli, saggi, racconti, novelle e scritti vari, in parte manoscritti. Si conservano inoltre corrispondenza di lavoro intrattenuta da Romana Rompato con vari editori in occasione della pubblicazione di sue opere e i rispettivi contratti. Sono presenti anche documenti relativi agli eredi della poetessa, soprattutto carte relative al fratello Attilio Ermenegildo Rompato. Si segnalano infine lettere di carattere personale con esponenti del mondo della cultura dell'epoca.

Dettagli

Tipo

Fondo

Datazione

01/01/1900 - 31/12/1950

Consistenza

28 buste

Produttori correlati

Rompato, Romana
Soggetti Produttori Archivi

Rompato, Romana

Archivio correlato

Comune di Schio. Biblioteca civica Renato Bortoli
Archivi

Comune di Schio. Biblioteca civica Renato Bortoli

La Biblioteca civica di Schio Renato Bortoli, che ha assunto questa titolazione solo a partire da 2001, nasce come istituzione nel dicembre 1955 su proposta dell'omonimo consigliere comunale. Esperienze per certi versi simili, quali le cosiddette biblioteche circolanti, erano state attuate con successo sul territorio comunale ed erano ancora in vita negli anni '50; tuttavia il merito dell'iniziativa di Bortoli fu quello di costruire un'istituzione che prendesse a modello tanto l'esperienza delle realtà provinciali già affermate – Vicenza e Bassano Del Grappa – quanto i più innovativi insegnamenti che giungevano proprio in quegli anni dagli Stati Uniti e dal Regno Unito: non a caso, è stata la prima realtà a introdurre nel Vicentino il sistema di classificazione Dewey e una delle prime biblioteche civiche a permettere da subito – cosa all'epoca affatto scontata – il prestito dei libri agli utenti. Attualmente l'offerta garantita al pubblico non si limita ai libri ma abbraccia anche il materiale multimediale; l'utilizzo di internet al suo interno è poi gratuito. La biblioteca inoltre conserva e valorizza un ampio patrimonio di tipo archivistico. La natura anche archivistica dell'istituzione fu subito chiara alla sua nascita, così come il raggio localistico: non a caso la biblioteca di Schio mantiene tutt'oggi queste caratteristiche, dando grande valore al deposito e all'inventariazione del materiale locale. Dei numerosi fondi archivistici conservati dalla biblioteca, si ricordano la sezione antica dell'archivio storico del Comune (1280-1797), l'archivio del cessato Comune di Magrè, quello dell'Ospedale provinciale Baratto, quelli delle Opere Pie e della Scuola libera popolare di Schio, gli archivi privati del senatore Alessandro Rossi, della poetessa Romana Rompato, del partigiano Ferruccio Manea, di Almerigo da Schio, dell'architetto Ferruccio Chemello, di Renato Bortoli. Notevolmente consistente risulta infine la donazione del professor Giovanni Calendoli, comprendente ben 111 buste di materiali documentari e librari. (...)