Associazione nazionale partigiani d'Italia - ANPI. Comitato provinciale di Padova 01/01/1945 - 01/01/2003

La composizione del complesso di fondi custodito nella sede padovana dell’associazione dei partigiani, a dispetto della relativa esiguità del materiale conservato, si rivela piuttosto articolata: esso infatti, riflettendo le particolari vicende storiche vissute dall’ente, o meglio dai vari enti che dalla seconda metà del 1945 ad oggi hanno contribuito alla sedimentazione delle carte, è costituito da molteplici nuclei documentari ascrivibili ciascuno a un produttore dotato, almeno formalmente, di autonomia nello svolgimento della propria attività. Più precisamente, le carte prodotte dal Comitato provinciale dell’ANPI (o ciò che rimane della sua produzione originaria) costituiscono il fondo archivistico più consistente, si potrebbe definire il tronco principale nel quale si trovano innestati altri piccoli o piccolissimi fondi e sub-fondi prodotti da enti legati in vario modo alle strutture organizzative (e soprattutto alle persone) appartenute all’associazione dei partigiani padovana.  Il complesso, oltre al fondo dell’ANPI padovana, comprende documentazione prodotta dalla Federazione provinciale dell’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti - ANPPIA e dalla Sezione di Padova dell’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti - ANED, tutti enti classificabili come associazioni combattentistiche e/o civili nate subito dopo la liberazione dal nazifascismo; ma anche da soggetti oggi meno noti, scomparsi pochi anni dopo la loro costituzione in quanto frutti di particolari stagioni politico-culturali nazionali, quando non internazionali: sono i casi del Comitato provinciale dei Partigiani della pace (attivo negli anni Cinquanta e nei primissimi anni Sessanta) e del Comitato d’azione antifascista di Padova (attivo dalla fine degli anni Sessanta alla seconda metà dei Settanta), articolazioni locali di strutture molto più ampie, che, soprattutto per il secondo, in città trovarono nei dirigenti e negli attivisti dell’ANPI il nerbo della loro organizzazione. A questi si aggiunge il materiale prodotto dall’articolazione regionale dell’associazione dei partigiani, il Comitato regionale veneto, dagli anni Ottanta quasi continuativamente presieduto da Paolo Pannocchia, presidente del provinciale di Padova, fino alla sua scomparsa avvenuta all’inizio del 2002.  È da sottolineare che una simile situazione, determinata da ragioni tanto conservative quanto costitutive, non si rileva solo a Padova: percorrendo il centro-nord della penisola infatti si possono trovare realtà analoghe negli archivi delle associazioni combattentistiche dichiaratamente antifasciste, in particolare proprio nei comitati provinciali dell’ANPI, la più “antica” e, da sempre, la più solida in termini di numero di iscritti e organizzazione territoriale. Al di là del merito prettamente archivistico quindi, è evidente il vincolo sostanziale che lega tutto questo materiale documentario, almeno nella realtà padovana: esso proviene dagli uffici di organismi che, per poco o per molto tempo, si trovarono ad operare fianco a fianco, l’uno a sostegno dell’altro, nella comune battaglia per i medesimi valori e ideali della Resistenza e dell’antifascismo.

Dettagli

Tipo

Complesso di fondi

Datazione

01/01/1945 - 01/01/2003

Consistenza

Nessuna consistenza disponibile

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Il Comitato provinciale di Padova dell’ANPI è l’istanza provinciale dell’associazione dei partigiani; nacque all’indomani della conclusione del secondo conflitto mondiale e riunì i partigiani padovani appartenuti alle formazioni armate inquadrate nel Corpo dei Volontari della libertà - CVL, all’inizio senza distinzione tra i diversi credi politici, per favorirne le pratiche di riconoscimento e le rivendicazioni presso le competenti autorità dello Stato. Ad esso, oggi come allora, fanno capo le sezioni di quartiere, la sezione universitaria, le sezioni comunali e, dove esistenti, le sezioni sovracomunali della provincia.  L’ANPI di Padova partecipa e organizza le celebrazioni delle feste nazionali legate alla Resistenza italiana e le commemorazioni degli episodi rilevanti della Resistenza padovana; mantiene vivo e vitale il patrimonio dei valori antifascisti, di democrazia e libertà, ereditato dai partigiani, rappresentandone un presidio. Il Comitato inoltre pubblica un periodico bimensile, «ANPI News Padova», distribuito tra i tesserati, promuove la pubblicazione di saggi sulla storia della Resistenza veneta; suoi rappresentanti sono invitati regolarmente in emittenti radiofoniche locali per discutere e riflettere su temi di storia dell’antifascismo e dell’attualità politica, italiana e internazionale. Oltre al proprio archivio storico, in continuo accrescimento, mantiene e incrementa una biblioteca incentrata sui temi della storia contemporanea, della Resistenza e dell’antifascismo italiani, veneti e padovani. Raccoglie da decenni periodici quali «Patria indipendente» (il periodico nazionale dell’ANPI), «L’antifascista», «Noi dei lager», «Lettera ai compagni», «Calendario del popolo» e molti altri. È opportuno rendere conto, in breve, dei numerosi spostamenti della sede dell’associazione dei partigiani all’interno del territorio comunale di Padova. La prima sede era ospitata in via Santa Lucia al civico 32; da evidenze documentarie si sa che all’epoca allo stesso indirizzo si potevano trovare anche l’Ufficio stralcio della Brigata Garibaldi padovana Francesco Sabatucci e, almeno dal 1947, l’Associazione nazionale ex deportati politici in Germania ex zebrati dei campi nazisti di eliminazione. Tra anni Quaranta e Cinquanta vi fu il primo trasloco, in via del Padovanino 1 (dove aveva sede la Camera del lavoro e dove si trovava la mensa data in gestione all’ANPI), per passare poi in via Daniele Manin 14 almeno nel 1956. È del 1959 un nuovo trasloco, questa volta in via Roma 8, in coabitazione con associazioni come ANED e ANPPIA, ospiti “fissi” dell’associazione dei partigiani per tutta la loro storia, la Lega dei comuni democratici e FIAP, l’associazione dei partigiani azionisti fondata da Ferruccio Parri. Dopo un breve ritorno in via del Padovanino, tra anni Sessanta e Settanta l’ANPI padovana si allontanò definitivamente dal centro storico della città, spostandosi in via Scrovegni 2, dove rimase circa dieci anni. Dal 1981 il Comitato provinciale ha sede in via Stratico 4. (...)