Associazione nazionale partigiani d'Italia - ANPI. Comitato provinciale di Rovigo 01/01/1945 - 01/01/2001
Il fondo qui attribuito all’ANPI polesana (ma per riferirsi ad essa nelle descrizioni delle unità archivistiche si parlerà sempre di Comitato provinciale) si compone non solo della sua produzione diretta, ma anche di produzioni documentarie di persone e di altri enti più o meno autonomi rispetto all’associazione dei partigiani, per vari motivi confluiti nella sede del Comitato provinciale e reputati parti integranti del fondo descritto: si tratta dei nuclei documentari prodotti da due partigiani militanti in formazioni armate non polesane e di cui non si è potuto ricostruire la storia archivistica, e di documentazione residuale del Fronte della Gioventù di Rovigo e del Comitato provinciale per la difesa dei valori morali della Resistenza di Rovigo.
La documentazione prodotta dal Comitato provinciale dell’ANPI, grazie alle vicende che ne hanno caratterizzato la conservazione, per certi versi ben testimonia alcuni aspetti della storia vissuta dall’ente lungo il periodo di tempo considerato, così come quella dell’associazione a livello nazionale, nell’attività sviluppata per gli iscritti e per la conservazione della memoria della Resistenza polesana, nelle relazioni stabilite con alcuni enti e istituzioni presenti nel territorio, di riflesso nell’evoluzione della situazione politica, sociale ed economica dell’Italia dal dopoguerra fino ad anni recentissimi; d’altra parte, soprattutto per i primi decenni di vita dell’associazione, non è sempre possibile ricostruire le discussioni e le dinamiche interne al ristretto gruppo dirigente polesano realizzatesi, per esempio, durante le riunioni del Comitato.
Inclusa come sua parte subordinata, nel fondo si trova anche la documentazione prodotta dall’Istituto polesano per la storia della Resistenza, ente fondato a metà degli anni Novanta dallo storico gruppo dirigente dell’ANPI di Rovigo, oggi non più attivo, e (si ritiene in base alla testimonianza delle carte e dei dirigenti del tempo ancora in vita) da questo dipendente nello svolgimento dell’attività culturale e di ricerca, così come in parte della gestione documentale.