fiaba; letteratura orale non formalizzata; El Re Adriano; informatore;

Beni Etnoantropologici Immateriali

Descrizione

Il re Adriano che regnava ad Adria, sposò una donna che abitava a Chiappara, vicino a Bellombra. In occasione del matrimonio un contadino, secondo l’usanza del tempo, portò in dono al re un mortaio senza, però, il pestello, avendolo trovato vangando il suo terreno. Allora il re si adirò e gli ordinò di presentarsi entro tre giorni in un modo che non era possibile, e se non avesse eseguito i suoi ordini avrebbe avuto la testa tagliata. Il povero contadino incontrò la regina a cui confidò i suoi guai, questa, che era molto furba e intelligente lo consigliò in modo tale che, allo scadere dei tre giorni e presentatosi di fronte al re, ebbe salva la vita. Dopo qualche tempo il re venne chiamato a dare la propria sentenza su un diverbio nato fra contadini per il possesso di un asinello. Il re diede ragione a quello che in realtà aveva torto. Costui rammaricato, uscendo dal palazzo, incontrò la regina e le raccontò l’accaduto. Essa gli suggerì uno stratagemma grazie al quale egli riuscì a ottenere la sua ragione. Lo stratagemma però mise in ridicolo il re, che gli ordinò di dirgli entro tre giorni chi fosse stato a dargli quel consiglio. La regina, per tranquillizzare il povero contadino, gli diede il permesso di dire al re che era stata lei a suggerire l’astuzia. Quando il re Adriano lo seppe si adirò con la moglie, le proibì in futuro di mettere ancora bocca nei suoi affari e le ordinò di prendere tutto ciò che le fosse necessario per vivere e di tornare a casa sua. La regina accettò la volontà del marito però gli chiese di poter banchettare insieme per l’ultima volta. Il re accettò e mentre mangiava con la moglie questa gli fece bere un vino drogato. Quando il re cadde addormentato, in tutta fretta la furba regina lo fece caricare sulla loro carrozza più bella, quella d’oro, e lo portò con sé nella sua casetta. Al mattino quando il re si svegliò volle sapere dov’era e perché era lì, ella gli rispose che fra ciò che le era più necessario per vivere lui era il più necessario di tutto e perciò l’aveva portato con sé. Il re a quel punto capì che la donna lo superava in ingegno e furbizia e volle tornare con lei a palazzo. Ma si dice che mentre tornavano sulla loro carrozza d’oro in una galleria che un tempo portava a Ravenna, siano sprofondati sottoterra per un maremoto e una gran tempesta e ancora il re Adriano con la sua carrozza d’oro è sotto la terra di Adria.

Dettagli

Denominazione archivio

A.E.P.R.O. Associazione Minelliana

Denominazione

fiaba

Altra occasione

testimonianza raccolta su richiesta

Verbale

Voce/i maschile/i 1

Link scheda estesa

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