leggenda; letteratura orale non formalizzata; Le galine robà ; informatore;
Beni Etnoantropologici Immateriali
Descrizione
La leggenda è anticipata dalla descrizione di un rituale necessario affinché le streghe potessero morire con poche sofferenze. Queste dovevano essere accompagnate, nel momento del distacco, dalle preghiere di persone normali; se fossero mancati questi accompagnatori lagonia si sarebbe protratta per molto tempo, tuttavia coloro che avessero recitato le preghiere avrebbero assimilato i poteri della moribonda. Veniva recitata lAve Maria nella versione in latino (versione che il testimone ripete) e quando si arrivava alla frase benedetta tu bulieribus allora la strega rispondeva te renuncio i miei bussoli cioè ai suoi bussolotti, ossia a quegli strumenti che le streghe utilizzavano per le loro diavolerie. Quindi linformatore inizia a raccontare di unanziana strega, sua vicina di casa, a cui furono rubate due galline. Essa va da lui lamentandosi del furto, ma linformatore le risponde di non preoccuparsi, lautore del furto non sarebbe riuscito ad impedire che le galline tornassero a casa. La mattina dopo la strega ritorna da Gigi dicendogli che le galline erano ricomparse, spiumate per metà, ma vive. Il racconto si conclude con la derisione dellinformatore degli ormai scarsi poteri della strega a causa delletà avanzata. Da notare come il racconto sia un mezzo per linformatore per attribuirsi dei poteri soprannaturali simili a quelli delle streghe.