fiaba; letteratura orale non formalizzata; Tonino e Naranséta; informatrice;
Beni Etnoantropologici Immateriali
Descrizione
Tonino e Naranséta erano due fratelli che avevano il padre ammalato e per paura che il dottore togliesse loro il sangue per far guarire il padre, scapparono di casa e finirono in un bosco. Qui incontrarono una nonnina che li sfamò, ma che si raccomandò di non bere lacqua della fontana altrimenti si sarebbero trasformati in un cagnolino. Tonino non resistette alla sete e bevve lacqua diventando un cagnolino. Vissero così molti anni nel bosco finché un giorno arrivò a caccia un Re, che vedendo Naranséta se ne innamorò, la portò a palazzo assieme al cagnolino-fratello, e la sposò. Un giorno il Re dovette partire per la guerra lasciando a casa la moglie in attesa di un bambino. Quando Naranséta partorì il figlio la malvagia Regina madre, che mai aveva accettato il matrimonio del figlio, fece rinchiudere in una cassa nuora e nipote e li fece gettare nel mare, dove una balena inghiottì la cassa. Tornato il Re dalla guerra gli dissero che moglie e figlio erano morti e tanto insistette la Regina che fosse ucciso anche il cagnolino che alla fine venne accontentata. Nel momento in cui si stava per ucciderlo il cagnolino pregò il Re di lasciarlo andare ad abbaiare in riva al mare. Il Re acconsentì, incuriosito, però, lo seguì fino in riva al mare e qui il cane invocò laiuto della sorella Naranséta, bela Naranséta! Acqua calda e cortèi gussà, ala morte mi tocherà andàr! E questa gli rispose dal mare: Oh fratellino mio! Sono in mèso al pésse di ghiaccio, col mio fanciulo in bracio e non posso più agiutàr! così il Re capì linganno, ordinò di pescare la balena e di tagliarle il ventre. Mentre tagliavano si sentì una voce da dentro il pesce che diceva: Tagliate sì filetto per filetto! Che non tagliate il mio caro fanciulletto!. Il Re felice del ricongiungimento con la moglie e il figlio tornò a palazzo e per la rabbia fece bruciare su un pagliaio la madre. Decisero poi di battezzare il bambino e durante la cerimonia alcune gocce di acqua benedetta caddero sul cagnolino che ritornò allimprovviso un ragazzo. Allora fu fatta una gran festa.