fiaba; letteratura orale non formalizzata; La rana e il ciechino; informatrice;

Beni Etnoantropologici Immateriali

Descrizione

C’era una ragazza sempre triste, un giorno una fata la vide e nel tentativo di volerla aiutare le fece un incantesimo da cui sarebbe uscita quando avesse trovato l’amore. Così andarono presso la riva di un fiume e la fata invitò la ragazza ad entrare nell’acqua trasformandola in una rana. C’era un ragazzo triste e cieco che andava tutti i giorni a sedersi sulla riva del fiume dove stava in compagnia delle rane. Un giorno provò a chiamare “Rana! Bella rana!" Rispose una voce dall’acqua “Chi è che mi chiama?” “Il ciechino che tanto ti ama!” rispose il ragazzo. Passarono così diversi giorni in compagnia l’uno dell’altro, la rana e il ragazzo. La fata a quel punto sciolse l’incantesimo alla ragazza visto che aveva trovato l’amore, così poté sposare il ragazzo.

Dettagli

Denominazione archivio

A.E.P.R.O. Associazione Minelliana

Denominazione

fiaba

Altra occasione

testimonianza raccolta su richiesta

Verbale

Voce/i femminile/i 1

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