fiaba; letteratura orale non formalizzata; Tunìn Piculìn; informatrice; informatrice;

Beni Etnoantropologici Immateriali

Descrizione

Una donna rimase incinta, ma piangeva sempre perché pativa la fame. Un giorno le si presentò un signore che le propose un patto: essa gli avrebbe dato il bambino e lei in cambio avrebbe avuto ricchezza, la donna acconsentì e a quel punto arrivò molta provvidenza. Il bambino nacque e gli fu dato il nome di Antonio. Tonino Piccolino cresceva sempre più e si rivelava molto più intelligente degli altri bambini a scuola. Un giorno tornato a casa vide la madre piangere, le chiese perché piangesse ed essa rispose che ancor prima che nascesse l’aveva venduto al Diavolo. Allora Tonino prese il suo bastone e il suo cappello e andò in città da Giacomo Barone e disse: “Chi mi ha promesso mi verrà a prendere”. In quel momento arrivò il Demonio e portò via Toni nel suo infernale maggiore e lo mise a custodia dell’Inferno. Però Tonino non sapeva come comportarsi e, sbagliando tutto, finì per svuotare l’Inferno. Quando il Diavolo se ne accorse lo mise alla prova travestendosi da bella donzella, Toni però lo riconobbe e lo allontanò. Alla fine Toni verrà cacciato dall’Inferno perché il Diavolo ha fallito e non è riuscito a corromperlo.

Dettagli

Denominazione archivio

A.E.P.R.O. Associazione Minelliana

Denominazione

fiaba

Altra occasione

testimonianza raccolta su richiesta

Verbale

Voce/i femminile/i 2 Modalità esecutiva alternanza vocale

Link scheda estesa

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