fiaba; letteratura orale non formalizzata; Toni e la Principessa che non ride mai; informatrice;

Beni Etnoantropologici Immateriali

Descrizione

Un re aveva una figlia di vent’anni che non aveva mai visto ridere ed era perciò preoccupato. Quando la principessa giunse in età da marito, uscì un bando: chi avesse voluto prendere in sposa la giovane, si sarebbe dovuto presentare a corte con una serie di indovinelli, irrisolvibili per la principessa. Un certo Toni, un pastore, decise di tentare l’impresa, ma la madre cercò di scoraggiarlo dicendogli che lui era solo un povero scemo e non avrebbe mai potuto competere con persone colte. Ma il giovane non si lasciò convincere e decise di tentare lo stesso. Chiese alla madre di preparargli un dolce, prese due uova, la sua cagnetta, un chiodo lungo raccolto per terra e partì. Durante la strada ebbe fame prese la sua focaccia, ma prima di mangiarla ne dette un pezzo alla cagnetta, che morì, perché la madre nella torta aveva messo del veleno. Quindi il giovane disse: “Me mama m’ha tradì, e can fedel l’è mort par mi!”. Questo poteva essere un indovinello da sottoporre alla principessa. Intanto lì seduto sulla riva di un torrente gli vennero in mente altri indovinelli da sottoporre alla principessa. Arrivato a corte vide gran nobili e gente ricca, e anche la principessa: 2 leoni le facevano da guardie. Al ruggito dei leoni Toni si spaventò e se la fece addosso, anzi dentro al suo berretto, che poi nascose sotto la giacca. Giunto davanti alla principessa le sottopose i suoi indovinelli, che lei non riuscì a sciogliere. La ragazza era indispettita che un pezzente potesse metterla in difficoltà. Toni non si rassegnò e notando un pezzo di pizzo rosso spuntare sotto il vestito approfittò di quel particolare per ingaggiare una disputa verbale, alla fine della quale Toni esibì le sue feci. Di fronte a quel gesto la principessa esplose a ridere così tanto che nessuno riuscì più a fermarla. Quindi il Re, felice nel vedere la figlia ridere, decise di darla in sposa a Toni: lo fece lavare e ben vestire trasformandolo nel più bel ragazzo ivi presente. I due si sposarono tutti felici.

Dettagli

Denominazione archivio

A.E.P.R.O. Associazione Minelliana

Denominazione

fiaba

Altra occasione

testimonianza raccolta su richiesta

Verbale

Voce/i femminile/i 1

Link scheda estesa

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