La Grande Timidezza

Dopo aver festeggiato i 10 anni di carriera, Ruggero de I Timidi è in tour nei teatri di tutta Italia con il suo nuovo frizzante spettacolo, dal titolo “La grande timidezza”, un esilarante show musicale in cui convivono vecchi successi e nuove hit.

La moglie Fabiana Incoronata Bisceglia è presente nello spettacolo nel triplo ruolo di moglie, soubrette e Faby q reginetta delle canzoni estive.

Con l’ironia e la comicità che lo caratterizzano, Ruggero de I Timidi presenta il suo nuovo show come un caleidoscopio di momenti con una scenografia che vorrebbe scopiazzare la realtà aumentata ma non ci riesce.

Ruggero de I Timidi è il nome d’arte di Andrea Sambucco, cantautore e comico italiano nato a Udine nel 1975.
Dal 2005 si dedica attivamente al mondo del cabaret, ottenendo diversi riconoscimenti, tra cui il primo premio al "Cabawave" di Arezzo nel luglio 2005 e il premio della critica al "Festival Locomix" di San Marino nell'aprile 2008.
Fa il suo esordio da comico in televisione nel 2008 nel programma Central Station con lo sketch "Corso pratico: cabarettista in 5 minuti".
Nel 2009 partecipa a Colorado Cafè e l'anno seguente passa a Zelig Off.
Nel 2011 entra a far parte del cast di Zelig, portando in scena il personaggio del Signor Maniaco.


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I biglietti sono acquistabili online https://www.vivaticket.com/it/ticket/ruggero-de-i-timidi-la-grande-timidezza/223896?culture=it-it

Dettagli

Data / Ora

Location

Teatro Ristori

Indirizzo

Via Teatro Ristori, 7

Comune

Verona

Provincia

VR

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Teatri

Teatro Ristori

Il palcoscenico del Ristori ha presentato interpreti come Totò, Fregoli, Petrolini, Macario, Wanda Osiris, Cesco Baseggio, Memo Benassi, Annibale Ninchi, Paola Borboni, Gino Cervi, Carlo Dapporto, Renato Rascel, Ugo Tognazzi, Walter Chiari, Dario Fo, fino a Paolo Rossi e Roberto Benigni; e, nella musica, da Pietro Mascagni, Beniamino Gigli, Toti Dal Monte, a Domenico Modugno, Paolo Conte, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Chick Corea, Vasco Rossi.Il Teatro, aperto nel 1837, viene così chiamato nel 1856 in onore di Adelaide Ristori, la maggiore attrice italiana dell’Ottocento, che qui ottenne entusiastico consenso. Diventa grande Teatro cittadino, innervato nello sviluppo culturale e sociale di Verona, presentando, nel secolo e mezzo successivo, spettacoli di tutti i generi, dalla grande prosa all’opera, dai veglioni alle marionette, dalla prima proiezione cinematografica a Verona all’avanspettacolo, al varietà.Chiuso nel 1983 perché non rispondente alla normativa, il Ristori è stato acquistato da Fondazione Cariverona nel 2001 allo scopo di restituirlo alla comunità. Nonostante le condizioni dell’immobile la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Verona lo aveva ritenuto meritevole di tutela, poiché il Ristori rappresenta un esempio di architettura teatrale di impianto ottocentesco, soprattutto importante per essere stato uno dei pochi teatri attivi nella Verona del XIX secolo.RiaperturaFondazione Cariverona ha restituito ai Veronesi il Teatro Ristori, parte della storia della città da metà Ottocento in poi.
Il Ristori era abbandonato da decenni. È stato un lungo e complesso lavoro di recupero e restauro, firmato da Aldo Cibic, che ha permesso di realizzare uno spazio per la cultura tecnologicamente avanzato, dove l’ottocentesco edificio teatrale rivive valorizzato.
Questa “restituzione” è motivo di soddisfazione per tutti, in quanto l’attività culturale ha significativi e positivi riflessi sulla vita di una comunità, sia in termini di innalzamento del livello di civiltà che di crescita economica.Il progetto si è compiuto con la riapertura del Teatro nel segno di Romeo e Giulietta, il 14 gennaio 2012, affidata al violoncellista Mario Brunello, solista e direttore dell’Orchestra dell’Arena di Verona, con la partecipazione come narratore dello scrittore Alessandro Baricco.
Le prime due Stagioni si sono dedicate alla Danza, alla Musica, alla formazione delle giovani generazioni, con risultati di pieno successo, avviando nel contempo collaborazioni con le grandi organizzazioni culturali della città. La terza Stagione, ne continua lo sviluppo. (...)