Villino Garzadori, Da Schio, detta "Grotta del Marinali"
Condizione
proprietà privataProvvedimenti tutela
Tipo di Provvedimento: L.1089/1939Riferimenti catastali
Localizzazione Catastale: Comune: Longare - Foglio/Data: 15 - Particelle: 30Descrizione
Il villino, situato nella parte alta del giardino Da Schio, fa parte di un complesso di tre ville poste a diversi livelli sulle pendici di un colle e si presenta come un edificio di modeste dimensioni addossato alla parete di roccia.Specifiche:
- Identificazione: corpo principale
- Secolo: XVII
- Osservazioni: Il breve prospetto principale, rivolto a sud, è coronato da un frontone con stemma e affreschi; al centro si apre il portale bugnato d'ingresso e quattro finestre rettangolari ai lati. La costruzione si compone di una sala principale d'entrata, di una seconda stanza (probabilmente una camera da letto) e di una sottostante cantina; ad est si innesta un corpo arretrato a tre piani fuori terra che si sviluppa verso il basso sul declivio del terreno. La sala d'entrata costituisce l'ambiente principale, caratterizzato dal soffitto, a conformazione irregolare, scavato direttamente nella roccia. L'intero edificio è noto anche con il nome di "Grotta del Marinali" perché utilizzato dall'artista come suo laboratorio.
Elementi Decorativi:
- Tipo: stemma nobiliare
- Qualificazione: a cartiglio
- Materiale: pietra
- Descrizione: Al centro del frontone è murato lo stemma Da Schio; ai lati sono affrescate due figure femminili sdraiate, ormai poco visibili.
- Tipo: cimiero
- Materiale: pietra
- Descrizione: La porta di ingresso è contornata da bugne e sormontata da un fastoso cimiero a frontone spezzato.
- Tipo: cornici e davanzali
- Qualificazione: bugnato
- Descrizione: Il portale d'ingresso e i fori rettangolari al primo piano sono incorniciati a bugne.
- Tipo: affreschi
- Qualificazione: a finte architetture, a motivo paesaggistico
- Materiale: intonaco
- Descrizione: All'interno, eccettuate le sette nicchie distribuite nelle tre pareti, tutta la superficie risulta decorata da una quinta architettonica in rovina, differente da parete a parete, dietro la quale si estende un paesaggio che, senza soluzione di continuità, si prolunga fino al soffitto, unificando l'intero ambiente. Il tema della rappresentazione è il ciclo delle stagioni e quindi il "Tempo", tematica che probabilmente legava insieme pitture e apparato scultoreo. La decorazione è concordemente attribuita a Louis Dorigny.
- Tipo: nicchia con statua
- Qualificazione: a parete
- Materiale: pietra
- Descrizione: All'interno, le pareti sono ritmate da sette nicchie con statue, poggianti su di un alto zoccolo in pietra, incorniciate da semi pilastri e concluse da un arco con al centro una testa femminile; quelle sulla parete di fondo sono racchiuse in ricche cornici a volute e cartocci.
- Tipo: statue
- Materiale: pietra
- Descrizione: All'interno, ciclo scultoreo realizzato da Orazio Marinali, in parte sostituito. Sulla parete d'ingresso, copia del busto-autoritratto del Marinali il cui originale, datato 1710, è conservato presso il Museo Civico di Vicenza.