Tarozzi Bianca 01/01/1962 - 31/12/2016

Comprende prove di traduzioni, poi pubblicate, caratterizzate da un costante equilibrio tra la fedeltà al testo originale e la resa, dal punto di vista ritmico, metrico e sonoro, nel nuovo sistema linguistico, di autori quali Thomas De Quincey, Alfred Edward Housman, Emily Dickinson, Jean Rhys, Virginia Woolf, Robert Lowell, Elizabeth Bishop, Sylvia Plath, James Merrill. Sono presenti appunti e diverse stesure con varianti dei testi poetici della stessa Tarozzi, tra cui alcuni inediti, e del suo romanzo; inoltre si segnala un’importante sezione di carte donatele dal germanista e traduttore Gio Batta Bucciol contenente inediti di intellettuali, quali Eugenio Montale, Mario Luzi, Gerhard Rohlf, per citarne alcuni. Per quanto riguarda la corrispondenza, si trovano un ampio numero di lettere di carattere privato, con amici e familiari, utili a illustrare la vicenda esistenziale ed umana della scrittrice; corrispondenza con critici, studiosi, traduttori, poeti e scrittori, quali Giulia Niccolai (il nucleo più consistente e rilevante), Anna Cascella, Attilio Bertolucci, Alfonso Berardinelli, Gianni Scalia, Silvia Bortoli, Paolo Febbraro, per citarne alcuni. L’attività professionale della Tarozzi, sia sul versante dell’insegnamento e delle attività accademiche, sia su quello dell’attività saggistica e traduttiva, emerge da numerose lettere, di cui si segnalano in particolare quelle con i direttori delle riviste con cui ha collaborato, quali “Jean Rhys Review”, “L’ombra delle parole”, “Linea d’ombra”, “Quaderni di Gestalt”, e con le case editrici, "Mondadori" e "Marsilio".

Dettagli

Tipo

Fondo

Datazione

01/01/1962 - 31/12/2016

Consistenza

18 buste

Produttori correlati

Tarozzi, Bianca
Soggetti Produttori Archivi

Tarozzi, Bianca

Archivio correlato

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Archivi

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Il Centro interuniversitario di studi veneti (CISVe) nacque nel 1981 per iniziativa di Giorgio Padoan, professore ordinario di letteratura italiana all'Università Ca' Foscari di Venezia e critico letterario. Negli anni all’Università Ca’ Foscari si associarono le Università di Padova, di Verona, di Udine, di Trieste e di Trento; inoltre al Centro aderirono l’Istituto veneto di scienze lettere ed arti, che ancora oggi mette a disposizione gli spazi per la sede, e la Regione del Veneto. Lo scopo del Centro è favorire la ricerca sulla cultura e le tradizioni veneta e triveneta, sia in Italia sia all'estero, promuovendo la cooperazione e la collaborazione fra docenti e ricercatori dei vari atenei. Nel corso degli anni il CISVe si è occupato di organizzare convegni e giornate di studio, di promuovere la produzione intellettuale, attraverso la pubblicazione di collane e riviste, e ha svolto anche attività di consulenza per la Regione nell’ambito della promozione delle iniziative culturali sull’emigrazione veneta e delle politiche linguistiche. All'interno del CISVe, nel settembre 2006 è sorto l'Archivio “Carte del Contemporaneo”, ideato da Francesco Bruni e da Silvana Tamiozzo Goldmann, con la prospettiva di accogliere per donazione lasciti documentari di scrittori, artisti, intellettuali e in generale autorevoli esponenti della cultura veneta del Novecento e con lo scopo di conservare, valorizzare e rendere accessibili i materiali agli studiosi. Nel corso del 2017 il Centro e gli archivi di Carte del Contemporaneo si sono trasferiti dalla sede originaria di Ca' Minich alla sede universitaria di Ca' Bottacin, a Dorsoduro. (...)